Le migliori golfiste del panorama internazionale continuano a darsi battaglia nello U.S. Women’s Open (montepremi 12 milioni di dollari). L’evento nato nel 1946 ed organizzato sin dalla sua fondazione dall’LPGA Tour vede al comando Mao Saigo. La giapponese piazza un superbo secondo round da -6 issandosi ad un complessivo -8 (136 colpi) che le regala la vetta in solitaria dopo metà gara.
Per la nipponica tre lunghezze di margine sulle più immediate inseguitrici che portano il nome della sudcoreana Kim A Lim, delle giapponese Hinako Shibuno, della svedese Maja Stark e delle americane Sarah Schmelzel, Yealimi Nh e Nelly Korda. Quest’ultima reagisce dopo il difficoltoso esordio siglando un ottimo -5 che le consente in primis di evitare lo spettro del taglio, ed inoltre di proiettarsi nelle zone calde della classifica.
Sul percorso par 72 dell’Erin Hills Golf Course di Erin (Winsconsin, Stati Uniti d’America) chiudono la top ten in ottava posizione con lo score di -4 la svedese Linn Grant, la sudcoreana Im Hee Jin, la cinese Jing Yan e la svizzera Chiara Tamburlini. Classifica cortissima alle spalle di Saigo con 36 atlete che vantano punteggi al di sotto del par. Alcune golfiste dovranno chiudere le ultime buche del round in quanto la seconda tornata è stata interrotta nelle sue fasi finali per l’oscurità.
Non riesce a cambiare marcia Lydia Ko. La neozelandese si porta alla pari con il par in 37esima posizione ma lontana da colei che guida la classifica.Major da dimenticare per la numero due del mondo. La thailandese Jeeno Thitikul non va oltre il par di giornata restando ancorata al +3 maturato nella tornata d’apertura. Per l’asiatica l’U.S. Women’s Open termina qui. Nel tardo pomeiggio italiano spazio al terzo round che ci dirà di più circa le velleità di successo di Saigo.
Fonte: OA Sport – Articolo completo