Un sorprendente Fabio Di Giannantonio ha strappato la terza posizione in occasione del GP d’Italia, nona tappa valida per il Motomondiale 2025 di MotoGP appena conclusa sul tracciato del Mugello. Prestazione incredibile per il pilota in forza al Team Pertamina Enduro VR46, capace non solo di sorpassare Francesco Bagnaia nelle ultime battute, ma anche di avvicinarsi ad Alex Marquez.
Nello specifico il romano ha concretizzato il sorpasso su “Pecco” a meno due giri dall’arrivo, eseguendo un contropiede mortifero alla Casanova-Savelli, chiudendo alle spalle del già citato Alex e, ovviamente, del solito Marc Marquez, per la seconda volta uscito vittorioso sul circuito toscano mettendo la ciliegina sulla torta ad un altro weekend perfetto.
Una volta giunto in zona mista, il centauro ha commentato quanto fatto: “Vincere è un’altra cosa. Ma fare podio al Mugello, nel team di Valentino Rossi, con Valentino con noi al box. Sono cose incredibili, questa la metto insieme alla prima vittoria in MotoGP. È una sensazione pazzesca. Dovevo essere preciso perché ero molto lontano, e dovevo esserlo con tutti, non solo con Pecco. Non pensavo di farcela, poi gli ultimi cinque giri recuperavo sempre tre decimi. Io ero un po’ al limite, ho dovuto calcolare il punto di campo neutro. Passare alla Casanova-Savelli tra l’altro è figo, ho voluto unire l’utile al dilettevole. Peccato che non c’erano due o tre giretti in più perché ce l’avevo, forse potevo anche avvicinarmi ad Alex. Ero molto veloce, ci avevo quasi creduto, ma è stato molto bravo“.
“Diggia” ha poi chiosato: “Sicuramente le curve più scorrevoli sono nelle mie corde, al contrario delle stop and go. Con la Ducati 25 abbiamo sempre faticato un po’, non ti dà tanta stabilità. Ad Aragon ai test ho trovato quelle sensazioni che poi abbiamo portato qui. Noi dobbiamo avere questa base per sviluppare qualcosa di interessante, i grandi ragionano così. Cambio di mappe? Tu hai tre opzioni, quindi tre armi nelle fasi di gara. Pecco però qui ha spesso vinto non cambiando mai mappa, stando solo in mappa A. È quello che abbiamo cercato di fare noi oggi: all’inizio ho provato a cambiare ma andava peggio la moto. Sono tornato in A e l’ho tenuto fino alla fine. Mi stavo avvicinando ad Alex ma dobbiamo partire più avanti. Il nostro punto debole è la qualifica, soprattutto quando mettiamo le gomme nuove. Se facciamo questo step non avremo bisogno neanche dei giri in più“.
Fonte: OA Sport – Articolo completo