È un momento molto positivo per il movimento del tennis italiano maschile. Jannik Sinner è la punta di diamante e il suo percorso parla per lui nel suo status di campione internazionale a 360°. Alle sue spalle Lorenzo Musetti ha bussato alle porte della top-10 e Flavio Cobolli ha fatto altrettanto a quelle delle top-20, tutti facenti parte di un gruppo di ragazzi di giovane età con possibilità di salire ulteriormente di livello.
La palestra per loro sono stati i tornei Challenger. Nel circuito cadetto ci si fanno le ossa, come si suol dire, al cospetto di tennisti affamati di vittorie e disposti a gettare il cuore oltre l’ostacolo prima di regalare un quindici. A questo proposito, si segnala l’ascesa di Federico Cinà.
Il siciliano, classe 2007, non è certo un nome nuovo, viste le comparsate a livello di circuito maggiore che ha fatto a Miami, Madrid e Roma, dove ha messo in mostra le sue indubbie qualità. Il titolo Challenger non è arrivato, ma una buona continuità si è evidenziata e questo gli ha permesso di raggiungere l’attuale posizione di n. 216 del mondo, potendosi permettere la partecipazione alle qualificazioni degli US Open per la prima volta.
Vedremo se il sogno di Federico proseguirà, al pari di chi come Jacopo Vasamì, messosi in mostra a livello giovanile, si vuol seguire la scia favorevole. Di dicembre 2007, il tennista romano è un mancino di notevole talento e il raggiungimento in stagione dei quarti di finale a Monza e delle semifinali a Milano (Challenger), nel suo primissimo periodo di apprendistato, la dice lunga. Attualmente n.682 del mondo, andrà tenuto d’occhio per una crescita che ci si aspetta repentina.
Fonte: OA Sport – Articolo completo