Si chiude in Cile la carriera di uno dei migliori pistard della storia, sicuramente di quella italiana. Elia Viviani ha già salutato il ciclismo su strada, in settimana appenderà definitivamente la bicicletta al chiodo, non prima però di aver affrontato per l’ultima volta un Mondiale in un velodromo in maglia azzurra.
A Santiago il veterano tricolore affronterà molto probabilmente (salvo ripensamenti dell’ultimo secondo) solo la sua gara, quella dell’eliminazione. Negli anni il classe 1989 è diventato un maestro di questa specialità, conquistando due ori ai Mondiali e due agli Europei.
Il sogno è ovviamente quello di chiudere con una gioia e la classe e l’esperienza di Viviani possono portare in alto l’azzurro anche in questa manifestazione iridata: il senso della posizione e di scegliere il momento giusto possono anche sopperire ad una condizione che non è più quella dei giorni migliori.
Non mancheranno i rivali agguerriti: giovani rampanti che quando Viviani ha iniziato a conquistare medaglie internazionali probabilmente ancora dovevano salire sulla bicicletta in un velodromo. Il veneto però è pronto alla Last Dance e vuole salire di nuovo, per l’ultima volta, sul podio.
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