Flavio Cobolli vince il match d’esordio all’ATP 500 di Amburgo. L’azzurro, in una partita che non passerà alla storia per bellezza, supera il lucky loser ucraino Vitaliy Sachko con il punteggio di 5-7 6-2 6-2 e si regala in ogni caso uno scontro di qualità. Dall’altra parte della rete, infatti, ci sarà lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina o il francese Gael Monfils: due modi diversi di intendere il tennis, ma due match comunque di assoluta competitività.
L’inizio di match, per quanto non privo di punti faticosi e di game lunghi, sembra sorridere a Cobolli, che trova in maniera convincente il 3-1 con un punto ben costruito in avanzamento. Invece di consolidare il vantaggio, però, l’italiano si lascia irretire da un Sachko che trova alle volte soluzioni un po’ inusuali, ma che inmaniera non propriamente prevedibile riesce prima a riprendersi il controbreak e poi ad andare lui in vantaggio per 5-3, nonostante anche qui Flavio abbia due palle del 4-4. L’ucraino al set point non ci arriva però mai: nel decimo gioco l’azzurro si prende il 5-5 a 15. Solo che, nel durissimo undicesimo game, tra errori abbastanza rivedibili e scelte in generale più corrette di Sachko, arriva il 7-5.
Si riparte ancora nel segno della lotta, e di un match che di bello forse non ha nemmeno tanto. Altra serie di break, dal secondo al quarto gioco, ma stavolta Cobolli fino al 4-1 ci riesce ad andare. Stavolta per lui il senso di controllo è maggiore, e del resto Sachko non può tenere il ritmo tenuto nel parziale d’apertura ancora a lungo. Sul 5-2 arriva ancora una chance ai vantaggi per l’azzurro ed è quella buona, perché l’ucraino esagera in termini di profondità e consegna l’approdo al terzo set al suo avversario.
A questo punto il terzo parziale diventa per l’idolo delle folle di Roma una cosa completamente diversa. Serve un secondo gioco praticamente infinito, con sei palle break e scambi sempre parecchio difficili sia da interpretare che da chiudere per andare sul 2-0, e un ulteriore gioco lungo per confermare tale break. Cobolli raddoppia sul 4-0, ma ancora non è tempo di concretizzare perché Sachko lo svantaggio, in un modo o nell’altro, riesce a dimezzarlo. Nel finale, però, l’ucraino scende ancora e di fatto consegna all’italiano il passaggio al secondo turno.
Si diceva che la partita non sarà ricordata per bellezza: al di là dei 24 vincenti a testa, infatti, tra i due si contano 108 errori complessivi, di cui 60 di Sachko e 48 di Cobolli. Va così in archivio una pratica lunga 2 ore e 37 minuti in apertura di giornata in quel del Rothenbaum.
Fonte: OA Sport – Articolo completo