La quattordicesima tappa del Giro d’Italia è stata caratterizzata da una brutta caduta, avvenuta quando mancavano 23 chilometri al traguardo di Nova Gorica. Lungo un tratto in ciottolato, reso viscido dalla pioggia, una scivolata nelle prime posizioni del gruppo ha fatto la differenza e anche Antonio Tiberi è rimasto coinvolto. Il capitano della Bahrain Victorious, terzo in classifica generale fino a questa mattina, è stato proprio il primo a cadere, è rimasto attardato ed è giunto al traguardo con un ritardo di 1’44” dal messicano Isaac Del Toro.
Il ciclista italiano è così scivolato indietro in graduatoria e al momento occupa l’ottava piazza con un distacco di 3’02” dalla maglia rosa. Si tratta di una brutta botta per le sue ambizioni di podio, ora l’auspicio è che la caduta odierna non abbia conseguenze dal punto di vista fisico e che possa andare all’attacco nella terza settimana per cercare di recuperare la situazione, dopo che lo scorso anno chiuse la Corsa Rosa in quinta posizione dimostrando un ottimo potenziale.
Antonio Tiberi ha spiegato la propria situazione ai microfoni della Rai, i pantaloncini erano visibilmente strappati e sul suo corpo erano presenti degli evidenti ematomi, segno inequivocabile della caduta: “Oggi era una giornata da cercare di passare il più liscio possibile limitando i danni, ma purtroppo la sfortuna è capitata a me. In una curva sul tratto in pavé è andata via la ruota davanti e c’è stata una bella caduta di gruppo“.
Il laziale si è soffermato sulle proprie condizioni fisiche, manifestando il suo dolore ma chiudendo con un tono di ottimismo: “Una bella botta, sono dolorante. Quando mi sono rialzato ho sentito parecchio male alle caviglie e al polso, anche a pedalare la caviglia destra mi faceva un po’ male. Anche la schiena mi faceva male, sono andato sul marciapiede e mi sono arrivate delle bici addosso. Sono comunque arrivato al traguardo spingendo e in teoria non dovrebbe esserci nulla di rotto“.
Fonte: OA Sport – Articolo completo