Atletica, c’era una volta la Coppa Europa… L’Italia lottava per la salvezza, poi il trionfo col nuovo nome nel 2023

La cara, mitica, vecchia, affascinante, prestigiosa Coppa Europa. Un trofeo simbolo nell’universo dell’atletica, quella competizione che in un weekend metteva al centro dell’attenzione la squadra e in cui ogni atleta doveva mettersi al servizio della propria Nazione. Era stata partorita da Bruno Zauli in un panorama sportivo totalmente differente da quello odierno, pensata come teatro di confronto tra i Paesi del Vecchio Continente per premiare il miglior movimento nella Regina degli Sport.

La prima edizione ebbe luogo nel 1965, si andò poi avanti con cadenza irregolare fino al 1973, quando l’evento divenne biennale. Dal 1993 si è poi trasformata in appuntamento abituale in ogni stagione, fino al 2008. La Coppa Europa era nei fatti doppia e venivano assegnati due trofei (uno maschile e uno femminile), ogni Nazione schierava un atleta in ogni disciplina (prove di corsa dai 1000 ai 5000 metri, staffette comprese; ostacoli e siepi; tutti i concorsi di lanci e salti; rimanevano fuori i 10.000, le prove multiple, marcia e maratona).

Dal 2009 il registro è cambiato: evento sempre annuale, ma classifica unica per uomini e donne e soprattutto la modifica del nome. Dalla Coppa Europa si è passati agli Europei a squadre, un nuova denominazione e un restyling su alcuni dettagli ma nei fatti l’evento è sempre stato lo stesso. Fino al 2015, per poi tornare a una cadenza biennale. L’Italia ha sempre lottato con le unghie e con i denti per la salvezza, l’obiettivo della vigilia era spesso quello di evitare la retrocessione, ci si affidava a qualche punta e si sperava di non fare il salto del gambero.

Fino al 2023, quando l’Italia ha alzato al cielo il trofeo. Gianmarco Tamberi da capitano ha avuto l’onore di mettere le mani sulla Coppa Europa (pardon, Europei a squadre…), affiancato da Stefano Mei, che era in pista quando si lottava strenuamente per la salvezza e che da Presidente della FIDAL ha avuto la possibilità di fare festa. Il fascino si rinnoverà dal 26 al 29 giugno in quel di Madrid: sarà l’Italia a mettere in palio il trofeo e a provare a riconquistarla, come non avremmo mai nemmeno lontanamente sognato fino a qualche anno fa.

Fonte: OA Sport – Articolo completo

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