Incappa nella più classica delle giornate negative Flavio Cobolli. Nell’incontro valevole per il primo turno del torneo ATP di Eastbourne il britannico Jacob Fearnley liquida 6-2 6-2, in poco più di un’ora, il giocatore italiano e stacca il pass per la sfida di ottavi di finale contro l’americano Marcos Giron.
Il numero 24 del ranking inaugura la partita siglando, a 30, l’1-0, il britannico replica, a 15, per l’1-1. Nel terzo gioco Fearnley alza la pressione dei suoi colpi e, alla seconda opportunità ottiene il break del 2-1, vantaggio legittimato ulteriormente dal 3-1 ottenuto ai vantaggi con la combinazione servizio e diritto. Il romano non riesce ad incidere e, sulla rasoiata di diritto del rivale, incassa, a 30, il break del 4-1. Cobolli si scuote, capitalizza il doppio fallo dell’avversario per procurarsi palla break e accorciare sul 4-2 salvo poi perdere nuovamente il servizio al termine di un lungo settimo game. Nel momento della verità Fearnley conferma la solidità del servizio piazza due ace e, a 15, firma il 6-2 della prima partita.
La musica non cambia ad inizio frazione con il break, a 15, dell’1-0 firmato dal britannico. Il tennista italiano non riesce a trovare le giuste contromisure e anche quando ha due possibilità per sbloccarsi non le concretizza e, sul rovescio vincente del rivale, incassa il break del 3-0 pesante, vantaggio ulteriormente legittimato dal rapido 4-0. Il romano riesce finalmente a sbloccarsi con il punto del 4-1 ottenuto a 30 con la combinazione servizio-diritto. Il britannico continua a spingere e, a zero, sale 5-1. Il vincitore di Amburgo non molla e, dopo aver annullato un match point, accorcia 5-2. Fearnley non si scompone, si procura match point con la volee di diritto e chiude i conti con il rovescio lungolinea che fissa il 6-2 del secondo set e chiude l’incontro.
Cobolli piazza 1 ace, commette quattro doppi falli e mette dentro il 57% di prime palle, dato che stride con l’80% del rivale. Il numero 24 del mondo vince il 61% dei punti quando mette dentro la prima, il 26% quando deve ricorrere alla seconda. Eloquente il dato relativo al rapporto vincenti, appena sette, errori gratuiti, 29.
Fonte: OA Sport – Articolo completo