Italia già ai quarti di finale degli Europei, dunque. Un colpo che non riusciva da otto anni, e che è stato realizzato dalle azzurre con le vittorie, diversamente sudate, contro Serbia e Slovenia. E tutto questo apre già prospettive importanti verso la sfida contro la Lituania che varrà il primo posto.
Una prima posizione che forse mai come questa volta ha un significato diverso a seconda del raggiungimento o meno. Questo perché bisogna andare a vedere cosa c’è dall’altra parte della barricata, vale a dire nel girone A con cui, al Pireo, l’Italia s’incrocerà.
Al momento, infatti, la Francia è in testa con 2 vittorie e 0 sconfitte, e non c’è più possibilità che possa essere superata perché anche in caso di arrivo a tre al comando (cioè di improbabile sconfitta con la Svizzera, la squadra più debole della competizione) il conto sarebbe di 2-0 con Turchia (71-69) e Grecia (92-56). Sono proprio queste due le squadre che, sabato, si giocheranno uno scontro che ha tutto per essere pallacanestro, ma si spera non abbia nulla per essere qualcosa che dalla pallacanestro fuoriesce.
In ogni caso, scontrarsi con la Francia per quasi chiunque vuol dire aver finito, per buona misura, le proprie speranze: è una squadra di forza e profondità notevolissime, la co-favorita per la vittoria finale assieme al Belgio secondo la maggior parte degli osservatori. Ecco perché il secondo posto sia Italia che Lituania vorranno evitarlo a tutti i costi. Vero è che sia Grecia che Turchia avrebbero i loro punti di forza (Grecia: Fasoula, Spanou, l’ex Campobasso e Schio Parks e un gruppo di buon livello; Turchia: McCowan unica oltre i 2 metri della rassegna, la WNBA Uzun e mezzo blocco Fenerbahce). Vero è anche, però, che con queste due squadre avere la possibilità di sognare una semifinale sarebbe possibile. Come anche di rimettere a posto vecchi fantasmi che, nel recente o nel lontano, qualche tormento all’Italia ancora lo recano.
In buona sostanza: un’Italia seconda andrebbe a giocarsela con la Francia, lo scontro più difficile possibile per noi per tante ragioni. Un’Italia prima, invece, ritroverebbe la Grecia delle qualificazioni europee con due lunghe (Andrè e Cubaj) in più, oppure la Turchia che da diversi anni fa fatica a imporsi di nuovo sul livello continentale.
Fonte: OA Sport – Articolo completo