Certamente la si può inserire nel novero delle più interessanti partite al meglio dei 2 set su 3 dell’anno, ed è bello che a vincerla sia Flavio Cobolli. Il capitolino supera il primo turno all’ATP 500 di Halle superando, dopo 2 ore e 43 minuti, Joao Fonseca, il classe 2006 sul quale tutto il Brasile ripone speranze che vanno ben al di là dell’enorme. 5-7 7-6(3) 7-6(8) il punteggio finale. Prossimo ostacolo ostacolo uno tra il francese Ugo Humbert e il canadese Denis Shapovalov, ancora in campo in questa che si preannuncia come una giornata assai lunga.
Nel primo set i guai per Cobolli sono vicini fin da subito, se non altro perché Fonseca ha subito due palle break nel terzo game, tutte e due annullate pregevolmente dall’italiano. I servizi sono un affare abbastanza solido per entrambi, se si eccettua un sesto game in cui il capitolino riesce a forzare i vantaggi (e la stessa cosa accade nel decimo). Nell’undicesimo, però, è il dritto di Cobolli che ha qualche problemino in più del dovuto: break a 30 e rapidamente arriva il set impreziosito da qualche tocco di classe da parte per Fonseca, il tutto al gusto di 7-5.
Se c’è uno che, comunque, ha poca voglia di mollare è Cobolli, che sull’1-0 nel secondo set va a prendersi un’importante palla del 2-0, subito fermata da una prima vincente. I problemi, in linea generale, sono quasi sempre dalla parte di Fonseca, ancora costretto a salvarsi sul 3-2 (anche se qui è l’italiano che sbaglia in risposta) e sul 4-3 (prima vincente del brasiliano). Va detto che il livello di Cobolli è davvero alto, almeno fino al 5-5 quando arriva una chance che per il sudamericano ha i contorni di un match point. Uno scambio per buona misura difensivo è di grande aiuto all’azzurro, che riesce a involarsi fino al tie-break e, per buona misura, a dominarlo prendendo spesso lui l’iniziativa: 7-3, si va al terzo.
E anche qui le cose si fanno spesso non banali, perché a Cobolli sono subito richiesti gli straordinari sotto 0-1, con due palle break salvate (una per propri meriti col servizio, l’altra con la collaborazione di Fonseca). Ci vogliono diversi game senza nessun reale brivido prima che qualcosa torni a muoversi, e questo accade sul 4-3: servono stavolta un gran rovescio sulla riga e un ace perché il punteggio resti in equilibrio.
Dopo ben poche vicende si arriva a un secondo tie-break, nel quale per due volte Flavio si porta in vantaggio di un minibreak (bellissimo il punto del 5-3, un dritto incrociato in corsa dal nulla) e due volte lo spreca. La situazione peggiore, però, arriva proprio da quel 5-3, anzi dal 5-4: due dritti giocati malissimo regalano il match point a Fonseca. Non sfruttato, però: merito di Cobolli, che coraggiosamente tira una gran risposta di rovescio lungolinea e chiude con lo smash per il 6-6. Il classe 2006 manda largo il successivo dritto, e così c’è il match point per l’azzurro. Niente da fare: gran risposta di Fonseca, passante di dritto difficile largo e 7-7. Un altro dritto in recupero, ma di Cobolli, passa a dividere il campo per l’8-7, ma il verdeoro pesca una gran prima. Poi, però, è lui che scivola per venire a rete sul passante difensivo di rovescio dell’italiano, che ha così un altro match point al servizio. Prima esterna, tracciante di dritto sopra la rete e recupero lungo: questo serve a un Cobolli di altissimo livello per portare a casa davvero un gran match.
Il conto vincenti-errori gratuiti spiega una parte del match, anche se non tutto: 45-44 Cobolli, 32-49 Fonseca. E va detto che si è trattato di un match con schemi spesso più da veloce puro che da erba, affrontato però con grande piglio dall’italiano. 11 gli ace di Flavio, e di nuovo la matematica del tennis colpisce: 131 punti vinti dal brasiliano, 127 dall’azzurro. Che, però, passa.
Fonte: OA Sport – Articolo completo