La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ha dovuto attendere il dodicesimo capitolo (tredicesimo considerando anche il circuito Challenger) per andare in scena sul prestigioso palcoscenico di una finale Slam. L’azzurro e lo spagnolo si sono presentati al via del Roland Garros da n.1 e n.2 al mondo, quindi un eventuale incrocio si sarebbe verificato solamente all’ultimo atto del torneo.
In effetti Sinner e Alcaraz hanno superato i primi sei turni senza troppi patemi (non dovendo mai ricorrere al quinto set), dimostrando una evidente superiorità sul resto della concorrenza almeno con il format 3 su 5 a Parigi. L’impressione, in base al livello stratosferico espresso ieri sul Philippe Chatrier ed in generale alla naturale progressione di questi due fenomeni, è che in futuro Jannik e Carlos saranno protagonisti di tante finali Major.
Le prime due posizioni della classifica ATP sembrano ormai prenotate a lungo termine, di conseguenza l’altoatesino ed il murciano verranno sempre posizionati agli estremi del tabellone in tutti i tornei con la prospettiva di potersi affrontare solo nella sfida con in palio il titolo. La domanda a questo punto sorge spontanea verso Wimbledon: chi può impedire una nuova finale Sinner-Alcaraz?
I nomi più accreditati per sparigliare le carte e arrivare fino in fondo sull’erba londinese dell’All England Club sono probabilmente Novak Djokovic (sette volte vincitore dei Championships), il padrone di casa britannico Jack Draper ed il big server statunitense Ben Shelton. Outsider di lusso anche Lorenzo Musetti (semifinalista a Wimbledon 2024), Holger Rune, Alexander Zverev e Taylor Fritz, ma occhio alla mina vagante Jakub Mensik.
Fonte: OA Sport – Articolo completo