In Spagna, Fernando Alonso ha marcato i primi punti della sua stagione, giungendo nono nel GP di casa. Nel weekend si corre a Montreal, un tracciato che ultimamente ha sempre detto bene al veterano spagnolo, autore di rimarchevoli exploit in qualifica, essendo partito in prima fila sia nel 2022 che nel 2023 (quando peraltro si attestò al secondo posto).
Anche lo scorso anno, il contesto canadese è stato uno di quelli in cui l’asturiano si è espresso meglio sul giro secco. Insomma, il circuito intitolato alla memoria di Gilles Villeneuve si direbbe gradito dall’iberico, che a luglio spegnerà 44 candeline. Non sarà l’ultimo compleanno nel Circus, perché il contratto con Aston Martin si estende sino alla fine del 2026. Alonso farà in tempo a vivere una nuova rivoluzione regolamentare e non esclude che la sua avventura in F1 possa proseguire ulteriormente.
“Molto dipenderà dal livello delle mie prestazioni e soprattutto dalla mia motivazione. Bisogna essere motivati per restare in forma, in maniera tale da poter essere competitivi a un livello così alto. Anche la vita privata gioca il proprio ruolo. Ogni anno si comincia con sensazioni differenti e oramai ho l’esperienza per capire quale sarà l’evoluzione della stagione.
“Quando sarà il momento di dire basta, lo farò. Oggi quella sensazione non è ancora arrivata. Ogni volta che entro nell’abitacolo e mi trovo sulla griglia di partenza mi sento bene e voglio fare del mio meglio. Però, l’ora dell’addio arriva per tutti. Si può anche essere motivati e in salute, ma se l’orologio biologico ti dice ‘non sei più veloce a sufficienza e non sei più in grado di fare un giro pulito’, allora devi farti da parte.Non ci sono garanzie su quanto a lungo potrò restare competitivo come ora. Ecco perché farò la mia scelta solo una volta cominciata la stagione 2026, in base a come mi sentirò con le nuove auto e a quale livello sarò in grado di esprimermi”.
Dunque, Alonso dice e non dice, resta sul vago e pospone qualsiasi scelta a un anno da oggi. Cionondimeno, fa capire come non voglia porsi un limite a priori. L’ipotesi di vederlo in F1 anche nel 2027, quando sarà ormai più vicino ai 50 anni che ai 40 (!) non va scartata a prescindere.
Fonte: OA Sport – Articolo completo