Filippo Macchi è stato protagonista di uno degli ultimi appuntamenti di OA Focus, visibile sul canale Youtube di OA Sport. Il toscano classe 2001, grazie ad una grande crescita nel corso del precedente ciclo olimpico, è diventato ormai un punto fermo della Nazionale italiana di fioretto dopo aver sfiorato l’oro a Parigi 2024 sia a livello individuale che con la squadra.
Il nativo di Pontedera ha ripercorso le tappe più importanti del suo percorso agonistico prima della grande esplosione del 2023 con il titolo europeo: “C’è stato un fattore scatenante che io ho individuato proprio come cambio di mentalità totale. Nell’estate 2021 c’erano le Olimpiadi di Tokyo, io ero una testa calda e litigavo tantissimo con il mio maestro. Con Marco Vannini, il mio attuale maestro, è stato un rapporto molto difficile soprattutto all’inizio, perché ero abituato a lavorare con mio nonno. Per quanto potessi conoscere bene Marco, non poteva essere mai paragonato ad un mio parente, quindi quando l’ho capito ho cominciato a ingranare”.
“C’è stata una litigata particolare nell’agosto del 2021, con Marco (che è anche responsabile delle Fiamme Oro) che mi ha detto di andare a fare servizio di spiaggino nello stabilimento balneare della Polizia di Stato a Maccarese. In quel momento vedevo tutti che stavano seduti a guardare le Olimpiadi, ed io non ero a Tokyo ma ero lì a guardarle poco perché lavoravo, quindi mi sono detto che non sarebbe più ricapitato di dover essere lì mentre gli altri facevano le gare”, racconta Macchi.
Sulla sua ascesa tra il 2022 ed il 2023: “Poi c’è stata una sequenza di avvenimenti positivi: l’anno dopo Tokyo venne Cerioni come CT, con il quale è stato quasi amore a prima vista. Ci siamo capiti tanto e tutt’ora ci vogliamo bene. Lui mi ha dato tutto, ha puntato tantissimo su di me e mi ha fatto sentire al centro del progetto. Il primo anno è stato impegnativo, perché ero al debutto in una stagione di Coppa del Mondo assoluta ed è stata un’annata di transizione che mi ha permesso di essere già confidente con determinati palcoscenici“.
Sulla recente prima affermazione della carriera nel circuito maggiore: “A mente fredda vincere una gara di Coppa del Mondo non è che cambia le carriere, però per me era una cosa particolare perché sono nato e cresciuto con gente che ha fatto record su record. Vincere un evento di Coppa del Mondo ha sempre quel fascino che ti lascia il cuore a mille e gli occhi pieni di gioia, quindi sono momenti a cui uno tiene. Poi soprattutto due o tre volte ci ero andato vicino, non riuscendo a chiudere, per questo ho amato ancor di più la vittoria che ho ottenuto nel GP di Lima“.
Sui prossimi impegni in calendario: “Purtroppo non sarò a Piacenza per i Campionati Italiani Assoluti, perché mi sono infortunato poco più di un mese fa e non avevo ancora ripreso ad allenarmi al 100%. Sono andato a Shanghai pur non essendo pronto, ma avevo bisogno di rivivere un po’ la pedana. Ci vedremo a Genova per gli Europei, il 16 giugno nella gara individuale ed il 17 giugno con la squadra“.
Questo e molto altro nella video intervista integrale a Filippo Macchi, nella puntata di OA Focus su Youtube.
VIDEO INTERVISTA FILIPPO MACCHI
Fonte: OA Sport – Articolo completo