Francesco Condemi, attaccante classe 2003 della Pro Recco e della Nazionale, ha parlato ad OA Sport in vista della parte conclusiva della stagione, ricca di appuntamenti di spicco, sia con la squadra di club, in vista dei play-off scudetto e del ritorno delle semifinali di Euro Cup, sia con il Settebello, che sarà impegnato ai Mondiali.
La Pro Recco, dopo le difficoltà societarie della scorsa estate, si è dimostrata ancora vincente sia in Italia, avendo conquistato la Coppa Italia e trovandosi in vetta, ad un turno dal termine, della regular season in Serie A1, sia in Europa, avendo ipotecato seriamente il passaggio in finale in Euro Cup.
Il Settebello, invece, squalificato per 6 mesi dalle competizioni internazionali dopo quanto accaduto alle scorse Olimpiadi, ha dovuto saltare qualificazioni e, di conseguenza, Super Final di World Cup, dovendo così sperimentare le nuove regole introdotte da World Aquatics direttamente ai Mondiali.
La Pro Recco sta vivendo una stagione di transizione in Europa. Il suo habitat naturale è la Champions League, ma è stata costretta all’Euro Cup per le note vicende. Quanto è grande il divario tra le due competizioni?
“Io non lo considero un anno di transizione, quando indossi la calottina della Pro Recco l’obiettivo rimane sempre lo stesso: vincere. È vero che non giochiamo la Champions League, che è la competizione per club più importante, ma l’Euro Cup quest’anno ha un livello molto alto, basti pensare alle quattro semifinaliste: nella Mladost Zagabria c’è il blocco della Nazionale croata, nel Radnicki quello serbo che ha vinto le Olimpiadi. Penso sia una bellissima competizione, anche per il fatto che, a differenza di quanto avveniva in passato, in Euro Cup scendono squadre che hanno disputato la prima fase della Champions League“.
Dopo lo scossone della scorsa estate, come valuti il nuovo corso societario della Pro Recco?
“Penso che dalle difficoltà di questa estate la Pro Recco sia uscita ancora meglio: abbiamo una società solida, che è molto presente ed ha grandi progetti per il futuro del club. Siamo davvero felici di questo nuovo corso“.
Lo zoccolo duro degli italiani non ha mai avuto dubbi sul non lasciare la Pro Recco, confermi?
“Sì, personalmente non ho mai avuto dubbi che una società come la Pro Recco potesse finire in quel modo, da un giorno all’altro, nel disinteresse. Io ho sempre avuto fiducia che la soluzione sarebbe arrivata ed ho aspettato: per un giovane non esiste posto migliore di Recco per crescere e migliorarsi. Con allenatore e compagni si è creato un grande gruppo“.
Per lo Scudetto quale avversaria temete maggiormente?
“Un passo alla volta: venerdì 18 aprile avremo la sfida in casa del Brescia, che sarà decisiva per il primo posto in classifica nella regular season. Quello è uno snodo importante, noi dobbiamo concentrarci su noi stessi, per arrivare pronti quando sarà il momento, e prepararci nel migliore dei modi. Poi, se ci sarà un avversario più bravo di noi gli stringeremo la mano“.
Passiamo alla Nazionale: quella delle Olimpiadi di Parigi 2024 è una ferita rimarginata?
“Assolutamente sì, è passata, superata, anche se ci penso tante volte. Quell’episodio mi ha reso un uomo più forte, mi ha aiutato a crescere“.
Tornando indietro, rifareste quel gesto plateale di protesta?
“A mente fredda ti rispondo di sì, io la rifarei“.
La squalifica ha impedito al Settebello di provare il nuovo regolamento: quanto potrà incidere in vista dei Mondiali?
“Vero, avremo qualche partita in meno sulle spalle, ma in questi giorni ci siamo allenati in common training con l’Ungheria provando le nuove regole, questa estate disputeremo tante partite, e sono sicuro che ci faremo trovare pronti per i Mondiali. Abbiamo uno staff di grandissimo livello che ci metterà nelle condizioni migliori per esprimerci al massimo“.
In generale, che idea ti sei fatto delle nuove regole? Per il Settebello saranno un vantaggio o uno svantaggio per il tipo di gioco?
“È troppo presto per dare un giudizio, inizialmente il vantaggio o lo svantaggio dipenderà dalla velocità con cui si adatteranno le squadre ai cambiamenti“.
Chi sarà la favorita per i Mondiali in estate?
“Difficile indicare una favorita, tante squadre possono ambire al primo posto: io penso che il Settebello, se avrà la giusta fame, potrà vincere ogni competizione a cui parteciperà“.
In generale pensi che il VAR abbia aiutato la pallanuoto? E su quali aspetti invece non ha funzionato?
“Il VAR è fondamentale, anzi penso che andrebbe esteso anche alle competizioni per club, ma sono consapevole che non è facile da un punto di vista strumentale ed economico. Abbiamo visto la sua importanza per i gol e le espulsioni. Certamente va migliorato, gli episodi del passato lo dimostrano“.
Fonte: OA Sport – Articolo completo