Le prime nove tappe del Giro d’Italia 2025 lasciano aperti molti interrogativi in vista di una seconda settimana che si preannuncia entusiasmante. La frazione disputata ieri ha creato i primi grandi distacchi nella classifica generale, con la maglia rosa che è passata sulle spalle di Isaac del Toro (UAE Team Emirates XRG). Il suo compagno di squadra Juan Ayuso si trova momentaneamente ad 1′ 13” dalla testa, seguito da un brillante Antonio Tiberi (1’30”).
La Corsa Rosa vive oggi una giornata di pausa, in vista della cronometro di domani, Lucca-Pisa, che aprirà la seconda settimana. Le Alpi e gli Appennini faranno da cornice a cinque tappe con difficoltà crescenti. La classifica generale subirà inevitabilmente degli scossoni e sapremo con certezza chi lotterà per la vittoria anche nella terza settimana.
Dopo la cronometro di martedì, senza grandi difficoltà altimetriche, i corridori dovranno affrontare un’undicesima tappa sull’Appennino tosco-emiliano che si preannuncia ardua. Dopo circa 80 chilometri si inizierà a salire verso l’Alpe San Pellegrino con i suoi 13,7 chilometri ad una pendenza media dell’8,8%. La lunga discesa porterà ai piedi della salita di 11 chilometri di Toano, con punte che toccheranno il 10%. L’ultima asperità sarà quella di Pietra di Bismantova posta a circa 12 chilometri dall’arrivo di Castelnovo ne’ Monti.
La dodicesima tappa (Modena-Viadana, 172 km), priva di rilevanti salite, permetterà ai corridori di tirare il fiato. Si segnalano infatti solo i due GPM di terza categoria di Baiso e di Borsea, posti al centro della frazione. Discorso identico per la tredicesima frazione (Rovigo-Vicenza, 180 km) , con 4 GPM di quarta categoria e l’arrivo in salita. L’ultima frazione pianeggiante, la quattordicesima (Treviso-Gorizia, 195 km), farà da preambolo allo spettacolare appunatmento sulle Alpi.
Domenica 25 maggio è infatti in programma la quindicesima tappa con partenza da Fiume Veneto ed arrivo ad Asiago al termine di 219 chilometri con un dislivello di ben 3900 metri. L’attesa sarà tutta per il Monte Grappa, salita simbolo della Corsa Rosa, che verrà affrontata dopo il doppio passaggio della scorsa edizione. Con i suoi 25 chilometri ad una pendenza media del 5,7% l’iconica ascesa sarò sicuramente uno spartiacque per la classifica generale. Dopo la discesa tecnica la frazione presenta anche la salita della Dori con 16 chilometri al 5,4% che anticiperà l’arrivo ad Asiago, concludendo una tappa ostica.
Fonte: OA Sport – Articolo completo