Italia quasi perfetta a Rio: quattro vittorie e Finals di VNL già molto vicine!

Quattro partite, quattro vittorie, dodici punti. L’Italia di Julio Velasco esce imbattuta dalla prima settimana della Volleyball Nations League 2025, disputata a Rio de Janeiro, mettendo in mostra una varietà di soluzioni tecniche, una notevole profondità di roster e una capacità di adattamento che la proiettano con decisione verso le fasi decisive della competizione. Il dato più significativo, oltre all’imbattibilità, è la vittoria netta (3-0) sulle padrone di casa del Brasile: un successo che vale tanto sul piano del punteggio quanto su quello dell’autostima.

Contro una formazione americana rinnovata, ma comunque sempre di livello, l’Italia ha giocato forse il match più brillante sotto il profilo tecnico. I primi due set sono stati un manifesto della pallavolo moderna: servizio pungente (13 muri-punto finali figli anche di un’efficace pressione iniziale dalla linea dei nove metri), ricezione ordinata, attacco vario e difesa puntuale. In particolare, spicca la prestazione di Alice Degradi, incisiva in fase break, e di Paola Egonu, che ha confermato la propria centralità offensiva con 17 punti. Nel terzo set, dopo un passaggio a vuoto, la rimonta azzurra ha evidenziato un primo dato tecnico importante: la squadra è in grado di trovare soluzioni anche nei momenti di difficoltà, grazie all’ingresso di Degradi e Cambi, oltre che alla solidità mentale ritrovata sotto la guida di Velasco.

Il 3-2 contro la Germania è stato il primo vero test di resistenza. Senza Egonu (tenuta a riposo per un lieve malore), Velasco ha puntato su Antropova da titolare. L’opposta italo-russa ha risposto con una prova da 29 punti, ma la partita ha rivelato anche le prime crepe nella tenuta difensiva e in ricezione. I 25 errori azzurri evidenziano una partita complicata, nella quale le tedesche hanno saputo colpire soprattutto al centro con Weitzel e sulle transizioni rapide. Ma ancora una volta, le azzurre hanno saputo reagire: è emersa con forza la figura di Alice Degradi, determinante da subentrata con 16 punti e una presenza costante in seconda linea. In evidenza anche la regia di Orro, capace di alternare gioco rapido e soluzioni in banda, aumentando l’efficienza del cambio-palla.

Contro una formazione tecnicamente più modesta, la Corra del Sud, l’Italia ha fatto leva sulla sua profondità. Velasco ha ruotato le giocatrici, dando spazio a Omoruyi, Nwakalor e Malual, senza perdere coesione e ritmo. Il sistema muro-difesa ha funzionato in modo impeccabile, con Fahr ancora protagonista al centro e Fersino precisa in ricezione. Da segnalare il ritorno di Egonu, devastante anche in battuta. Questo match ha rappresentato un’opportunità importante per consolidare gli equilibri di squadra: l’Italia ha mostrato di saper mantenere intensità e qualità anche quando cambia volto, segnale cruciale in una competizione lunga come la VNL.

Contro le padrone di casa, nel catino infuocato del Maracanazinho, l’Italia ha probabilmente giocato la partita più “pesante” dal punto di vista mentale e tecnico. Sotto la pressione di 10mila spettatori, le azzurre hanno saputo costruire una prestazione granitica, a partire dalla qualità in ricezione (De Gennaro superba nel contenere i turni di servizio più insidiosi) e dalla gestione delle situazioni complicate, soprattutto nel finale del terzo set. Il doppio cambio con Cambi e Antropova ha dato una scossa evidente, mentre Egonu – pur meno devastante a livello numerico – ha inciso con giocate da campionessa, comprese le fasi decisive del 29-27 finale. Anche la varietà d’attacco è stata un fattore: Sylla e Degradi hanno alternato colpi potenti a soluzioni di precisione, Danesi e Fahr hanno offerto continuità al centro, contribuendo anche in copertura e difesa.

Il primo bilancio tecnico dopo quattro partite è positivo e ricco di spunti. Il sistema muro-difesa è  migliorato in ogni partita, con un picco nella sfida agli USA e una buona tenuta anche nei momenti più complessi contro Germania e Brasile. I 15 muri contro la Germania e i 9 contro il Brasile testimoniano un’organizzazione in crescita. Il set recuperato agli USA e il quinto contro la Germania dimostrano una rinnovata resilienza. Velasco ha insistito su questo punto: “Dobbiamo imparare a soffrire”. La squadra ha recepito.

Alternanza Egonu-Antropova: rappresenta una delle principali armi tattiche. La possibilità di alternare le due opposte permette di modulare il gioco senza dipendere da una sola finalizzatrice. Tutte le giocatrici entrate in campo hanno fornito contributi importanti. Degradi è stata determinante sia da titolare che da subentrata, Fersino ha offerto buone soluzioni in ricezione, Cambi si è inserita con efficacia nel doppio cambio.

Attacco distribuito: se Egonu e Antropova sono naturalmente i riferimenti, è confortante notare come anche Sylla, Degradi, Fahr e Danesi siano in grado di risolvere scambi decisivi. L’Italia può colpire da ogni zona del campo, segnale di un sistema maturo.

La sensazione è che questa Italia sia solo all’inizio del suo processo di consolidamento, ma abbia già raggiunto una solidità superiore rispetto a un anno fa, quando pure era necessario fare risultato per non compromettere la corsa alla qualificazione olimpica.  Con quattro vittorie in quattro partite, una classifica che sorride e un’identità tecnica in fase di definizione ma già chiara nei suoi capisaldi, le azzurre si candidano con forza per un ruolo da protagoniste nella VNL 2025. La trasferta in Brasile ha confermato la competitività di questo gruppo.

Fonte: OA Sport – Articolo completo

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