Wimbledon si è avvicina. Dal 30 giugno al 13 luglio i Championships illumineranno la scena e sui prati di Church Road ci si chiede se si rivedrà nuovamente in finale la sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. I dubbi, in questo caso, sono più sul n.1 del mondo che sullo spagnolo, visto il differente avvicinamento allo Slam di Londra.
Alcaraz, infatti, è reduce da una serie notevolissima di vittorie. Ieri, sull’erba del Queen’s, ha festeggiato il quinto titolo stagionale, il terzo consecutivo, avendo portato il computo delle vittorie a 26 negli ultimi 27 incontri disputati. Numeri pazzeschi per un giocatore in grandissima fiducia, uscito chiaramente esaltato dal successo del Roland Garros. In questo modo, l’ambizione di portare a tre i titoli consecutivi a Londra è pienamente giustificata.
Sinner, di contro, sta vivendo un periodo non semplice. Dopo essere tornato dalla sospensione per la vicenda “Clostebol”, l’azzurro è riuscito a spingersi a due finali (Roma e Parigi) su una superficie come la terra rossa che non è la sua preferita. Un riscontro rimarchevole, ma chiaramente l’amarezza dell’esito del confronto parigino con Alcaraz, per le tante occasioni mancate, è difficile da digerire.
E così la sconfitta contro Alexander Bublik ad Halle, negli ottavi di finale, ha posto tanti punti interrogativi su Sinner e sul riuscire a liberarsi delle scorie di quella finale. Non si sono però sottolineate abbastanza le qualità di chi ha vinto. Nei fatti, il kazako è andato a prendersi il titolo tedesco, bissando il successo del 2023.
Grazie a questo risultato, Bublik sarà testa di serie a Wimbledon (n.28) e ci potrebbe essere une terzo turno con Sinner o Alcaraz, vista l’eventuale sfida contro una delle prime otto teste di serie. Non è stata però una settimana da Dio quella di Sascha in Germania, ma è frutto di un andamento che già da un po’ si è potuto apprezzare.
È dalla vittoria nel Challenger di Torino, sulla terra piemontese, che Bublik ha cambiato lo spartito. Posteriormente a quel successo, l’estroso tennista dell’Est si è spinto fino ai quarti di finale del Roland Garros, dove proprio Sinner l’ha battuto. E poi è arrivato il trionfo sui prati teutonici. Un giocatore più maturo e consapevole delle sue possibilità, centrato nella gestione della tensione. Qualità che, nei Championships andranno pesate e se confermate il kazako potrebbe rappresentare uno spauracchio per tutti.
Fonte: OA Sport – Articolo completo