Lorenzo Fortunato è stato sicuramente uno dei grandi protagonisti dell’ultimo Giro d’Italia. Il bolognese dell’Astana ha conquistato la maglia azzurra al termine di tre settimane sempre all’attacco. Una Corsa Rosa decisamente positiva per Fortunato, che ha ripercorso le emozioni del Giro nell’ultima puntata di Bike Today, il programma di ciclismo in onda sul canale YouTube di OA Sport e presentato per l’occasione da Enrico Spada e Gianluca Giardini.
Tre settimane dove il corridore dell’Astana ha rispettato pienamente le aspettative: “L’obiettivo era quello di vincere la maglia azzurra e poi di vincere una tappa. Direi che alla fine praticamente i due obiettivi sono stati raggiunti. Sono molto soddisfatto”.
Indimenticabile per Fortunato soprattutto la sedicesima tappa con l’arrivo in salita a San Valentino di Brentonico, dove ha concluso al secondo posto cedendo quasi la vittoria al compagno di squadra Christian Scaroni: “Io non ho il rammarico per quel giorno. Sono stato contento per noi, perchè ce la siamo costruita fin dalla mattina ed è stata una giornata super. Alla fine io e Scaroni eravamo i più forti dei trenta corridori che erano in fuga e siamo stati gli unici ad arrivare. Il giorno prima parlavamo che era una delle tappe più dure. Era fondamentale vincere, ma era fondamentale soprattutto per i punti per la maglia. Gli ho detto io vinco i GPM e tu la tappa”.
Un Giro corso sempre all’attacco: “Per vincere la maglia azzurra bisognava andare sempre in fuga. C’erano tanti GPM lontani dall’arrivo, tipo il San Pellegrino ed il Monte Grappa. Bisognava muoversi in anticipo”.
Sulla qualità dei partecipanti al Giro e anche sul disegno del percorso, che ha ricevuto qualche critica: “Non c’erano i super campioni, ma il livello era comunque molto alto. Ogni anno disegnano un percorso più o meno bello. Non mi sento di espormi. L’anno scorso c’erano tappe più belle come quella per esempio dello Stelvio o anche in passato altre, che poi venivano cancellate per il maltempo. Quest’anno siamo stati fortunati ed è stata una terza settimana molto dura come succede al Giro. Nelle altre due settimane erano invece più tappe dove non perdere tempo più che da guadagnare”.
Sulla decisione di non fare classifica al Giro: “Bisogna capire se è meglio puntare alla classifica ed arrivare sesto, settimo, nono, oppure puntare alle tappe e vincerne una, magari indossando la maglia una volta. Gli anni scorsi la squadra ci teneva che facessi classifica. Quest’anno invece, che servono punti, hanno fatto la valutazione che era più importante andare a caccia di tappe, di piazzamenti, della maglia azzurra. E’ una modalità che mi è piaciuta di più. Quest’anno cercheremo di correre sempre così. Non siamo ancora pronti per fare classifica in un grande giro. Un conto è fare classifica e puntare ai primi cinque e se ti va male arrivi nei dieci ed un conto è farla per arrivare nei dieci e poi arrivi dodicesimo. C’è una bella differenza. Noi per fare classifica serviva la squadra e abbiamo dato priorità ad altro. Per noi in Astana è meglio lasciare otto corridori liberi e ottenere i risultati migliori”.
Fortunato parla anche dei suoi connazionali, Giulio Pellizzari ed Antonio Tiberi: “Pellizzari è andato veramente forte, considerando che è stato vicino a Roglic per due settimane. Lui e Tiberi rappresentano sicuramente il futuro del ciclismo italiano nelle corse a tappe”.
Su Isaac Del Toro: “Del Toro è un bravo ragazzo. Lo conoscevo già prima del Giro d’Italia. Un ragazzo modesto, che ha sempre una buona parola per tutti. Poi è un grandissimo corridore, visto quello che ha fatto a 21 anni”.
Su Ayuso: “Ayuso ha avuto sfortuna, è caduto, ha avuto problemi ed alla fine è saltato. Non c’è alcun dubbio, però, che in futuro dirà la sua. Forse è ancora troppo presto per un Grande Giro, ma sicuramente arriverà anche lui”.
I programmi futuri di Fortunato: “Farò il Giro di Svizzera e vorrò essere competitivo. Penso di fare classifica. Poi farò il campionato italiano e successivamente avrò un periodo di riposo, seguito dall’altura, per preparare San Sebastian e poi la Vuelta”.
Sulla convocazione per il Mondiale: “Per il Mondiale mi farò trovare pronto. Vediamo”.
LORENZO FORTUNATO A BIKE TODAY
Fonte: OA Sport – Articolo completo