Dopo le due partite perse contro la Romania, nello spareggio dei Playoff d’accesso ai Mondiali 2025, la nazionale italiana femminile analizza cosa è andato e cosa non è andato del confronto con le romene.
La squadra azzurra, nel suo processo di crescita guidato dal DT Alfredo Rodriguez, ci ha provato andando metaforicamente a sbattere contro un muro ancora troppo duro per il livello di gioco e “conoscenze” della selezione tricolore.
La “bocciatura” era preventivabile, ma non fa parte di quelle insufficienze gravi legate all’impreparazione: è qualcosa di “fisiologico” in un percorso che potrebbe avere nel prossimo biennio la sua rivelazione per un gruppo giovane che potrà soltanto migliorare e maturare.
In questo senso, illuminanti, sono state le stesse parole di Alfredo Rodriguez sulla partita di ieri giocata alla TeraPlast Arena di Bistrița finita 31-18 per la Romania dopo il 21-30 di Chieti: “Credo che la squadra abbia disputato una partita molto positiva nel computo dei 60’. Stiamo affrontando un processo di crescita graduale e già dalle partite di ottobre nel primo turno a quelle di questa settimana si è vista una evoluzione importante sulle dinamiche di gioco, soprattutto a livello difensivo”.
“Riuscire – ha aggiunto – a mettere in difficoltà la Romania nel primo tempo, con un lavoro eccezionale di tutte le giocatrici, è secondo me molto importante. Nella seconda parte è emersa la stanchezza, abbiamo sbagliato alcune scelte in fase d’attacco e non abbiamo più avuto la freschezza atletica necessaria in difesa, ma come staff siamo in generale molto soddisfatti. Sono convinto che questa sia la strada giusta”.
Fonte: OA Sport – Articolo completo