Cala il sipario sulla seconda tappa della Coppa del Mondo di tuffi. A Windsor in Canada è andata in scena l’ultima giornata di gare, con l’Italia che ha dovuto subire l’assenza di Chiara Pellacani, bloccata da giorni dall’influenza, che le ha fatto saltare anche la gara del sincro. La romana sarebbe stata certamente tra le protagoniste della finale individuale dai tre metri, che ha visto la vittoria di Chen Jia (379.05) davanti alla connazionale Chen Yiwen (369.90) e all’australiana Maddison Keeney (336.55). In gara era presente anche Elisa Pizzini, già comunque soddisfatta della finale, che ha chiuso al decimo posto purtroppo con qualche errore (277.50).
Terminano all’undicesimo posto Matteo Santoro e Stefano Belotti nel sincro maschile dai tre metri. Gli azzurri chiudono con un punteggio complessivo 339.60, complice purtroppo un errore di Belotti con il triplo e mezzo ritornato raggruppato (49.50), che porta così gli azzurri fuori dalla Top-10 e con un settimo posto che era ampiamente alla portata. I cinesi Zheng Jiuyuan e Hu Yukang fanno un disastro con il quadruplo e mezzo avanti raggruppato (57.00) e per poco non buttano via la vittoria, chiudendo con 388.05 davanti ai messicani Osmar Olvera Ibarra/Juan Manuel Celaya Hernandez (381-72) e agli americani Jack Ryan/Quentin Henniger (374.73).
La Cina vince anche nel sincro femminile dalla piattaforma con il netto successo della coppia composta da Lu Wei e Zhang Minjie (327.36). Il podio è poi completato dalle messicane Gabriela Agundez Garcia e Alejandra Estudillo Torres (291.90) e dalle britanniche Lois Toulson e Maisie Bond (275.16).
Doppietta cinese nella gara conclusiva, l’individuale maschile dalla piattaforma. A salire sul gradino più alto del podio è stato un fenomenale Cheng Zilong, che sfonda il muro dei 500 punti (511.10) grazie anche ad un triplo e mezzo indietro carpiato dove è arrivato anche un 10 (99.00). Secondo posto per Zhu Zifeng (499.40), che può assolutamente recriminare per un quadruplo e mezzo avanti raggruppato da “soli” 66.60 punti. Terzo l’ucraino Oleksii Sereda (490.80), che ah sbaglia il triplo e mezzo indietro carpiato (55.80). Non si era qualificato per la finale, invece, Riccardo Giovannini.
Fonte: OA Sport – Articolo completo